Una famiglia vincente

Spinto da una chiara visione del loro futuro, e utilizzando metodi non convenzionali, Richard Williams ha un piano che porterà le figlie Venus e Serena dalle strade di Compton in California alla notorietà internazionale, regine del tennis mondiale. “Una famiglia vincente” mostra il potere della famiglia, della perseveranza e dell’incrollabile convinzione come mezzi per raggiungere l’impossibile e avere un impatto sul mondo.
Will Smith, che interpreta “King” Richard e figura anche come produttore del film, racconta: “L’intero gruppo di lavoro, dai produttori agli sceneggiatori, dal regista fino agli attori, ha cercato soprattutto l’autenticità. L’obiettivo era raccontare cinematograficamente una storia incredibile, ma realmente accaduta”.
Venus Williams dice: “leggere la sceneggiatura e rivedere la nostra storia mi ha emozionato e commosso fino alle lacrime. Il set ha ricreato magicamente l’atmosfera di famiglia che abbiamo vissuto nella realtà. Spero che questo film possa insegnare a tante persone giovani a credere in sé stesse anche nelle situazioni più difficili”. Le fa eco la sorella Serena: “Credere in sé stessi rende ogni cosa possibile. Non si deve temere di avere traguardi altissimi. Il detto “il cielo è il solo limite” contiene molta verità. La parola che descrive meglio il film, invece, credo sia “surreale”, perché si tratta di un’opera di finzione, eppure c’è la realtà della nostra storia. Riconoscerci in un’opera così grande, così come vedere Will Smith interpretare nostro padre, ci faceva pensare: Ma allora siamo e abbiamo fatto davvero qualcosa di importante!”.
In una sequenza del film assistiamo alla prima intervista a Venus Williams, ancora quattordicenne. Il giornalista incalza la ragazza che si è appena detta convinta di poter battere la prima avversaria, Arantxa Sánchez Vicario. “Pensi di poterla battere?”, lei risponde: “So che posso batterla”. Lui insiste: «Sei molto sicura… come mai?». A quel punto entra in campo il padre Richard Williams, che, arrabbiato, interrompe l’intervista, apostrofando il giornalista: “Ti ha già detto che è sicura… questa ragazza sarà sui campi a vincere partite quando il tuo vecchio culo ed io saremo dentro a una bara!”. Will Smith racconta di avere accettato immediatamente la parte di “King Richard” perché ricordava di aver visto live quell’intervista: “Quando vidi quella scena in diretta tv restai colpito soprattutto dallo sguardo di Venus. Pensai che un giorno avrei voluto vedere negli occhi di mio figlio quello stesso identico sguardo. Ho pensato anche che, se fossi diventato padre, avrei voluto saper difendere la mia giovane prole con la medesima forza. Un altro aspetto sorprendente di questa storia è che, nonostante l’allenamento costante, Venus e Serena si divertivano sempre a giocare. Se facevano qualcosa di sbagliato a casa o a scuola la loro punizione era: Oggi non potete giocare. Il tennis era un gioco e una vera gioia per loro. Per quanto Richard fosse determinato e tosto, non ha mai forzato le figlie a fare qualcosa che a loro non piacesse. Ragionava insieme a loro. Certo c’erano regole rigide, ma il confronto era costante. Non ci sono oggi giovani professioniste che possano giocare come facevano Venus e Serena Williams. Seniyya e Demi sono state molto brave. Per esempio Seniyya, nella realtà, è mancina e ovviamente doveva giocare come Venus, che è destra, quindi ha imparato a farlo con la destra. Ha imparato a giocare in modo simile a una delle più grandi tenniste di tutti i tempi con la mano opposta alla sua naturale”.
Saniyya Sidney aggiunge: “Venus e Serena Williams sono state sempre un modello di riferimento per noi. Entrare nelle scarpe di Venus mi ha aiutata a crescere in molti sensi, sportivamente e umanamente. Will Smith mi ha insegnato il rispetto e il cuore con cui dedicarsi agli altri fuori e dentro al set”. Per il training sportivo, le due giovani attrici sono state allenate da un tennista-coach, che fu tra gli ex compagni delle Williams all’accademia tennistica Rick Macci. Nel film simulano magnificamente l’acerba sicurezza delle due. Nelle interviste appaiono invece ancora timide e caute. Sidney ammette che era estremamente nervosa al primo incontro con Venus e all’idea di giocare a tennis davanti a lei: “La prima volta che abbiamo incontrato Serena e Venus è stato sul set. Ci hanno raccontato della loro vita, dell’infanzia, dei ragazzini con cui uscivano all’epoca… ci hanno parlato di tutto tranne che di tennis!”.
Eppure quelle due ragazze partite da Compton avrebbero vinto 30 titoli del Grande Slam nella loro favolosa carriera sportiva. Questo film ci racconta da dove sono partite.