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The plane

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Statisticamente parlando, l'aereo è il mezzo più sicuro che ci sia. Almeno nella realtà, dato che il cinema ha sempre giocato con la paura del volo. La lista delle pellicole ad alta quota è lunga e variegata, intrattenendo, spaventando e divertendo gli spettatori. Turbolenze, dirottamenti, ammaraggi, serpenti in cabina e via discorrendo. Un ambiente pressurizzato, quello degli aerei, che si presta dunque per essere rivisto in chiave cinematografica, tramutando l'esperienza di volo in opere ad alto tasso adrenalinico. Un concetto espresso in modo coerente e sorprendente dal parigino Jean-François Richet in “The plane”, action thriller che al suo interno contiene almeno tre film diversi, tutti decisamente (e più o meno) riusciti. Del resto, Richet ha dimostrato di essere un buon regista fin dalla saga gangster di “Nemico pubblico n. 1” con Vincent Cassel, e dopo il buon “Blood Father” del 2016 con Mel Gibson eccolo tornare a planare nel cinema di genere con un film che, per dichiarata e sensibile ammissione, non vuole prendersi troppo sul serio. Una chiave fondamentale per risultare credibili e avvicinabili, per risultare coinvolgenti e, in qualche modo, simpatici. Ecco, “The Plane”, che in cabina di pilotaggio ci fa (ri)trovare Gerard Butler in un ruolo scritto per lui (tra l'enfasi, il fisico, l'emotività), traccia una rotta ben precisa di azione pre-impostata in funzione di una visione spassionata e coinvolgente, districandosi in modo intelligente e originale tra il thriller e l'action movie duro e puro.

Siamo a Capodanno, gli aeroporti sono sotto stress e, fuori, nel Sud Est-Asiatico, imperversa una violenta tempesta. Secondo le indicazioni della compagna di volo, però, l'aereo pilotato da Brodie Torrance (Gerard Butler) può decollare, salendo fino a 37000 piedi per evitare la bufera. Non si può restare a terra, né intraprendere un percorso alternativo. Troppi pochi passeggeri a bordo e troppo dispendio di carburante. Tra l'altro, sull'aereo in questione c'è anche Louis Gaspare (Mike Colter), un criminale in manette appena arrestato. Ma la tempesta è più dura del previsto, e dunque il comandante Torrance improvvisa un atterraggio di emergenza su una piccola isola dell'arcipelago filippino. Senza radar e con l'aereo fuori uso, è impossibile determinare la precisa posizione e, solo una volta atterrati, i sopravvissuti scopriranno che l'isola è occupata da un gruppo di brutali ribelli. La sopravvivenza del gruppo è quindi nuovamente affidata a Torrance, che farà affidamento su Louis per portare in salvo la pelle e lasciare prima possibile l'inospitale isola.

Come detto, “The Plane” fa egregiamente il lavoro che gli viene chiesto. E lo fa puntando alto, creando un mix esplosivo, obiettivo e volutamente incredibile, di sicuro impatto verso quel pubblico libero dai pregiudizi. La coppia Gerard Butler e Mike Colter, al netto di alcuni dialoghi decisamente improbabili (ma l'improbabilità è un fattore relativo in questo genere di cinema), è onesta, ben assortita ed inserita nell'azione tipica degli eroi per caso, rendendo il racconto ancora più movimentato - al netto di quanto siano più riusciti i momenti ad alta quota. Un movimento dato dalla location che altera racconta e narrazione: da un aereo in balia di una tempesta fino all'inospitale isola (eufemismo!) che, solo apparentemente, offre loro la salvezza sperata. Un solo film, diversi punti di vista e diversi momenti che lo rendono via via diverso da sé stesso. Dall'inizio fino al concitato e annunciato finale, “The Plane” evita di scendere nei toni impervi della suspense, tenendo invece alto il ritmo grazie ad un approccio tangibile, gagliardo e diretto. Un ritmo necessario per opere di questo tipo, pensate e dedicate a quel pubblico alla ricerca di un sacrosanto intrattenimento. Ricordatevi però di allacciare le cinture.

Scheda film: The plane

  • Nazione: USA
  • Anno: 2023
  • Genere: Thriller
  • Durata: 107'
  • Regia: Christian Gudegast
  • Cast: Gerard Butler, Mike Colter, Yoson An, Daniella Pineda