Il re leone

Il ruggito del leone sull'estate 2019. La nuova versione del kolossal Disney “Il re leone”, fimata da Jon Favreau, ha ottenuto un clamoroso successo di pubblico in America, con un debutto da 191 milioni di dollari nel primo fine settimana, il miglior risultato di sempre per un family. E poi ha continuato facendo impazzire il pubblico di tutto il mondo, superando i di incasso globale.
Tra le cose riuscite più riuscite del film c’è la colonna sonora, che mescola tradizione e novità. I brani originali del cartone animato composti da Hans Zimmer e altri nuovi: Elton John ha composto un nuovo singolo, oltre il suo iconico Can you feel lhe love tonight (si chiama Never too late) e Beyoncéha preparato un singolo esclusivo proprio per il film, Spirit. Nella versione originale, le voci di Nala e Simba sono affidate rispettivamente a Beyoncé e Donald Glover, mentre nel doppiaggio italiano, le voci sono di Elisa e Marco Mengoni. C’è anche la versione di Sarò re cantata da Massimo Popolizio e Il leone si è addormentato cantata da Edoardo Leo e Stefano Fresi.
“Il re leone” è anche la grande attrazione di Disneyland Paris, che fino a settembre propone una stagione intitolata Festival del Re Leone e garantisce un’immersione nella magia de “Il Libro della Giungla” e “Il Re Leone” insieme ai personaggi del film, come Timon e Pumbaa o l’Orso Baloo, al ritmo degli irresistibili tam tam già marchio di fabbrica di Adventureland. Con tanto di parata pomeridiana che attraversa tutta Main Street passando sotto al Castello della Bella Addormentata.
Edoardo Leo e Stefano Fresi hanno parlato della loro esperienza come doppiatori. “Senza dubbio “Il re leone” è il film della mia adolescenza”, dice Stefano Fresi. “L'ho rivisto con mio figlio, ed è stato emozionante dare la voce a Pumbaa e anche il fatto di poter duettare con Edoardo Leo con cui avevo lavorato in altri film ha fatto crescere l’affiatamento. Ho fatto il cattivo nella “Befana vien di notte” con Paola Cortellesi e per questo ora sto sulle scatole a molti figli degli amici. Ci voleva un personaggio come questo". Edoardo Leo racconta che “dare la voce a un animale vero e non a un cartone disegnato significa fare un lavoro pieno di sperimentazione. Abbiamo dovuto andare per tentativi per trovare la strada giusta. Nell'animazione pura puoi permetterti un grado di artificio molto alto; stavolta, essendo animali che sembrano veri ma parlano, abbiamo trovato una linea che funzionasse. Non pensavo sarebbe stato così grande il lavoro di introspezione per trovare il tipo di voce giusta. Cantare Hakuna Matata, canzone che è anche stile di vita, non è servito ad allentare la tensione del lavoro. C’è una parte innegabile di divertimento ma il professionismo significa sentire la responsabilità per un prodotto che esce in tutto il mondo. Una volta c'era una frase dal copione che volevo mandare a un mio amico, mi hanno subito ricordato quanto avrei dovuto pagare di penale se avessi diffuso qualunque materiale. Anche cantare è stato estenuante e difficile, canzoni che sembrano semplici non lo sono". Fresi aggiunge: “Soprattutto quando devi cantare con Marco Mengoni, quando ha attaccato Senza pensieri ho pensato: è meglio che noi due ce ne andiamo subito!".
Mengoni parla subito del suo rapporto con Elisa: “Sembra incredibile ma con lei abbiamo veramente un “cerchio della vita” e di tanto in tanto ci ritroviamo a fare insieme cose bellissime, come un cerchio che si chiude. Doppiare Simba è stato strano. Non ho mai pensato a lui solo come un animale, ma come una persona: ho umanizzato il personaggio e mi sono legato a lui. Ho iniziato la mia professione quando ero molto giovane e tante volte avrei voluto, come Simba, evitare le responsabilità della crescita e vivere la vita con leggerezza”. Elisa aggiunge: “Questo film è un regalo, un dono e una grande responsabilità. Se pensi a quante persone lo aspettano con ansia e lo andranno a vedere per emozionarsi, ti senti tremare le gambe. Tra l’altro Nala è un personaggio moderno, una a cui piace essere decisa e risolutiva, è lei che fa crescere Simba; anche io mi sono molto identificata in lei e l’ho umanizzata moltissimo”.
Adesso è tutto pronto perché anche in Italia il Leona possa far sentire il suo ruggito.