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Spiderman 3

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Tutto sembra andare a meraviglia per Peter Parker: il lavoro e lo studio procedono bene, Mary Jane sembra pronta a sposarlo, l’Uomo Ragno è ormai considerato un eroe. Ma, si sa, i supereroi sono destinati a non avere pace e così le carte saranno presto scompaginate dall’arrivo di un simbionte alieno, Venom”, che farà emergere il lato oscuro di Spiderman, nonché dalla scoperta che il killer dello zio Ben è ancora in libertà. Come se non bastasse Harry Osborne vuole ancora vendicare la morte del padre e non renderà facile la vita privata di Peter. C’era davvero tutto perché “Spiderman 3” continuasse alla grande la serie cinematografica iniziata 5 anni fa: cast confermato, budget da kolossal, effetti speciali grandiosi e un cattivo come Venom che, a tutt’oggi, è uno dei villain più interessanti della serie (con tutte le possibilità di variazione sul tema che “il lato oscuro della forza” ci ha insegnato). Invece si è rotto qualcosa, nel meccanismo finora oliato e preciso della serie. Cosa esattamente non è dato saperlo, fatto sta che Spider-Man 3 non è solo il film più debole della trilogia ma un brusco e repentino passo indietro. Tutti quelli che erano i punti di forza dei primi due film (e del secondo capitolo soprattutto) sono qui assenti o rovesciati e “Spider-Man 3” è prolisso e confuso, ma soprattutto superficiale nel descrivere una storia e dei personaggi: tre villain ad esempio sono troppi, e non se ne sono curate affatto le psicologie così come avvenuto ad esempio con l'esemplare Dottor Octopus di Alfred Molina; per non parlare della macchietta cui si è ridotto il personaggio di Gwen Stacy. Il problema della caratterizzazione psicologica dei protagonisti è proprio il nodo centrale di tutto il film - paradossale se si pensa che almeno sulla carta e nelle intenzioni dei realizzatori era l'elemento centrale e più importante. A partire dalla crisi tra Peter e Mary Jane, epicentro di un presunto terremoto destinato a scatenare un effetto domino al quale prenderanno parte Harry Osborne, che userà Mary Jane per vendicarsi di Spider-Man, e Venom - che prima cavalcherà la frustrazione di Peter e poi quella di Eddie Brock verso lo stesso Parker. Questo insieme di crisi, vendette e frustrazioni, cui si aggiungono le istanze rappresentate dall'Uomo Sabbia, la cui vera identità è quella del reale omicida dello zio Ben, rappresentano un insieme confuso e mai realmente approfondito, la cui superficialità emerge in modo dirompente nella caratterizzazione che Sam Raimi e Tobey Maguire hanno dato al Peter Parker "incattivito" dal contagio del simbionte alieno, così come del manifestarsi della sua incrementata autostima in maniera voluta ma eccessivamente grottesca. Certo, rimangono alcune spettacolari scene d'azione, i soliti divertenti siparietti con protagonista J.J. Jameson, il cameo di Bruce Campbell; ma questo non basta a togliere l'impressione di un film nato ambizioso e realizzato svogliatamente. Forse è vero che Maguire ha ceduto al film solo per soldi, o forse Raimi avrebbe bisogno di tornare a progetti più piccoli o indipendenti per un ritrovare quell'efficacia dimostrata fino a “Spider-Man 2”.

Scheda film: Spiderman 3

  • Nazione: USA
  • Anno: 2007
  • Genere: Azione
  • Durata: 138'
  • Regia: Sam Raimi
  • Cast: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Alfred Molina, James Franco, Rosemary Harris, J.K. Simmons