NEWS

Comedians

nome-immagine

Il proprietario di un club di periferia, un agente immobiliare e suo fratello, un muratore e un impiegato delle ferrovie si incontrano al corso serale di stand-up comedy di Eddie Barni per prepararsi ad un'entrata in scena da tempo attesa. Verrà ad assistere allo spettacolo Bernardo Celli, il talent scout che offrirà ad uno di loro un ingaggio nella sua agenzia Artisti e manager e un contratto per il suo programma comico in prima serata televisiva. Quei 58 minuti prima del debutto saranno l'occasione per confrontarsi sulla reciproca idea di ciò che fa ridere e ciò per cui vale la pena intraprendere il mestiere di comico.

Basato sull’opera teatrale omonima di Trevor Griffiths adattata da Gabriele Salvatores, che l’aveva già portata in scena al Teatro dell’Elfo, “Comedians” è una riflessione caleidoscopica sul valore della comicità, che può essere provocazione o semplice intrattenimento, medicina o solletico, coraggio o compiacenza.

Barni e Celli rappresentano i due estremi dello spettro, e in qualche modo hanno entrambi una certa misura di ragione, innestandosi in un dibattito molto attuale che evoca la querelle sulla comicità di Pio e Amedeo, la political correctness e il significato contemporaneo della trasgressione. Il comico, secondo Barni, è “uno che osa” e va a stanare le paure e i pregiudizi del pubblico, senza sfruttarli né “lasciarli lì”, e sempre cercando di cambiare la situazione, perché “i migliori illuminano”. Per Celli invece la comicità è soprattutto intrattenimento ed evasione, non cerca di essere profonda o filosofica, ma semplice e accessibile. Che a intrepretare Celli sia Christian De Sica, che colora i suoi monologhi tanto di precisione comica quanto di malinconia esistenziale, diventa metacinema, e pone l'accento sull'altro tema del film: il valore delle scelte e il rispetto della propria vocazione. Barni è invece interpretato con grande spessore da Natalino Balasso, anche qui in un cortocircuito metacinematografico dovuto alla sua immagine pubblica di cabarettista più che di attore drammatico. Le canzoni di Tom Waits e la chitarra pirotecnica di Peppe Cairone fanno da adeguato commento sonoro all'ironia malincomica della storia.

Anche il resto del cast è eccellente, a cominciare dal duo Ale e Franz passando per la fisicità di Marco Bonadei per planare sul talento puro di Giulio Pranno, magnificamente valorizzato da Salvatores nel ruolo del clown triste e lunare che si rivela incendiario. Pranno è un elfo postmoderno che racchiude in sé la rabbia di una generazione e la grazia panica del Puck shakespeariano.

La messinscena è elegante e raffinata, la fotografia di Italo Petriccione è nitida e in qualche modo spietata come la buona stand-up comedy, il montaggio di Chiara Griziotti è preciso ed energico. Tuttavia l'impianto resta fortemente teatrale e le battute hanno un valore più letterario che comico, perdendo l'occasione di far aderire completamente la forma al contenuto. “Comedians” è una riflessione intelligente e una bella prova attoriale, ma avrebbe potuto sfruttare meglio il talento comico naturale dei suoi interpreti, mostrando in tempo reale di che cosa sia fatta la stoffa della risata.

Scheda film: Comedians

  • Nazione: Italia
  • Anno: 2021
  • Genere: Commedia
  • Durata: 97'
  • Regia: Gabriele Salvatores
  • Cast: Alessandro Besentini, Francesco Villa, Natalino Balasso, Demetra Bellina, Christian De Sica