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Inside out 2

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Se la Pixar è la realtà rispettata e amata da tanti critici e spettatori, lo dobbiamo a una serie di film che hanno segnato il nuovo millennio, nel campo dell'animazione e non solo, da “Wall-e” ad “Up”, da “Alla ricerca di Nemo” a “Gli Incredibili”. Uno di questi grandi titoli dello studio che era stato di John Lasseter è “Inside Out”, co-diretto da Pete Docter che ha ereditato negli ultimi anni anche il ruolo alla guida dello studio. Un vero fenomeno, amatissimo dal pubblico, tornato con un sequel che mira a raccontarci il periodo della pubertà della protagonista Riley, con nuove emozioni che arrivano ad affollare la mente della ragazza e contendersi il controllo della dashboard attraverso cui definirne e controllarne l'umore. Proprio in vista dell'uscita di “Inside Out 2”, abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Pete Docter, qui solo in veste di produttore per aver lasciato la regia a Kelsey Mann.

La nostra curiosità riguardo “Inside out 2” è andata prima di tutto alle novità evidenti sin dalle prime notizie e immagini: nuove emozioni. Se infatti si conferma il cast del primo film per le emozioni base, le novità saranno Ansia, Invidia, Imbarazzo, Noia, oltre ad una adorabile sorpresa che non vi anticipiamo. “Il regista Kelsey Mann ha lavorato come avevo fatto anche io” ci ha spiegato Pete Docter, “in primo luogo ci siamo consultati con psicologi ed esperti del campo, per capire le emozioni. Perché proviamo rabbia? Perché abbiamo ansia o imbarazzo? C'è una ragione per ognuna di esse e questo ha guidato il loro design. Della mia adolescenza ricordo che non ero una persona molto socievole, d'altra parte c'è un motivo se ho iniziato a lavorare nell'animazione, perché è più facile disegnare persone che parlarci. È stato molto difficile per me nei primi anni delle superiori, l'ansia correva veloce e penso che sia così per tantissime persone.” Ed è così per Riley, perché proprio Ansia diventa l’emozione preponderante, guidando le azioni della ragazza nella difficile fase di passaggio tra l'infanzia e la maturità, quando alle emozioni base è inevitabile che se ne aggiungano altre meno dirette e semplici, più complesse e difficili da contenere.

Se infatti al comando della console del primo film c'erano emozioni basiche e immediate come Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura, la situazione diventa più complessa con l'arrivo dei nuovi personaggi. L'idea geniale che faceva funzionare “Inside Out” in modo tale da conquistare il pubblico funziona anche con queste aggiunte. E parlando con Pete Docter ci viene in mente come sia stato naturale e spontaneo per noi immaginare le diverse emozioni prendere il controllo nella nostra mente quando veniamo assaliti dall'emozione di turno. È stato così anche per loro in Pixar durante la lavorazione dei due film? “In effetti sì. Ricordo che dopo la fine del primo film mi sentivo veramente arrabbiato e non riuscivo a capire perché e poi mi sono detto: aspetta, la rabbia scatta quando c'è qualcosa di non giusto e questa persona mi ha detto questo e quest'altro e mi ha fatto sentire non rispettato. Ecco, ora capisco. È strano come il film e le ricerche che abbiamo fatto siano stati capaci di alzare il velo e permettermi di guardare cosa c'è dietro. Le emozioni corrono e non abbiamo il tempo di pensarci, non scegliamo come sentirci e cosa provare. Ma scegliamo come rispondere a quelle sensazioni. Più capiamo di quello che fa scattare alcune sensazioni, di come opera il nostro organismo, più efficienti siamo nelle nostre vite."

Sono passati nove anni dal primo film. È stata più la gioia o la pressione nel tornare a quel mondo? “Se me l'avessi chiesto solo un anno fa, avrei risposto che non sentivo nessuna Gioia, solo Ansia. No, in realtà non è così, è stato molto divertente da realizzare, ma non posso negare che ci sia stata ansia. Mi svegliavo alle tre di notte e mi dicevo che ci eravamo dimenticati di questo o quest'altro, ma ora che abbiamo finito ha il sopravvento la soddisfazione. Probabilmente c'è altro da raccontare, se decidessimo di farlo, perché le persone sono infinitamente complicate e intriganti e di sicuro c'è altro da esplorare. Se si fa un po' di ricerca, si scopre che ci sono 27 emozioni. Noi ne abbiamo sviluppate nove, quindi abbiamo ancora un intero mondo da raccontare.”

Scheda film: Inside out 2

  • Nazione: USA
  • Anno: 2024
  • Genere: Animazione
  • Durata: 96'
  • Regia: Pete Docter
  • Cast: